una statua tante avventure
 
UNA STATUA,TANTE AVVENTURE!
Finale Emilia,”Città d’acque”.San Giovanni Nepomuceno,protettore dei ponti.                                   Facile immaginare il legame.                                                                                                               La statua del Santo –alta 1,87 metri e scolpita da ignoto scalpellino veneto in pietra di Vicenza –fu collocata sul secondo pilone del Ponte Nuovo sul Cavamento,come documentato da un disegno del 1839 di L.Roncati presente presso l’ASMo:vi provvide il sacerdote Giovanni Taveggi che affidò l’esecuzione,sostenne la spesa e ne trasmise notizia su una targa di marmo.A seguito della deviazione del Panaro nell’alveo adiacente dove scorre tutt’ora,il ponte fu demolito e la statua fu trasferita nel 1899 ai piedi della torre campanaria del Duomo;supervisore fu il canonico Enrico Agnini come riportato su un’altra targa storica.Il pellegrinaggio della nostra nel era ancora finito:fu portata nel 1964 nel cortile della canonica al riparo dell’abside dove rimase per quasi trent’anni.                                     A seguito del recupero del Palazzo Pretorio –portato a civile funzione- ad opera della Cooperativa Muratori di Mirandola,la stessa si accollò la spesa per il recupero,il trasloco,il restauro dell statua e del basamento e la nuova collocazione giusto all’angolo del Pretorio vestito a nuovo.Una nuova lapide di marmo riporta l’evento in data 11 settembre 1994,inaugurante Alfredo Sgarbi sindaco di Finale,benedicente monsignor Ettore Rovatti parroco della città.                                                                                                                     La nuova posizione così vicina al traffico cittadino e la natura stessa della pietra della statua sommati ad atti vandalici che portarono alla perdita di alcuni parti –le dita della mano destra e un pezzo nella parte retrostante della cotta merlata- riportarono col tempo l’opera in sofferenza.Il grido d’aiuto è accolto dall’associazione Alma Finalis che comincia un progetto a partire dal 2016 quando al restauratore Raffaele Diegoli viene chiesto di studiare un progetto di recupero presentato poi al Comune di Finale,proprietario della statua.La convenzione tra il Comune e l’associazione suddetta e il nulla osta della Soprintendenza di Modena e Bologna uniti alla inesauribile tenacia di Maria Pia Balboni portano,dopo mille contrattempi,il 9 luglio 2021 ad una nuova restituzione di una brillante statua del Nepomuceno alla comunità finalese.Il San Giovanni è ora restituito al suo splendore,ritornato della corona di stelle sul capo e della palma del martirio nella mano destra.                                                                                                                           Corale il riagraziamento a tutti coloro che hanno affiancato Alma Finalis nel perseguimento di questo importante obiettivo con particolare affezione al restauratore Raffaele Diegoli che con perizia e impegno ha recuperato la statua,al fabbro Giorgio Garuti dalle cui capaci mani sono state realizzate corona e palma,allo studio Braida Dignatici architetti associati che si sono accollati il costo dell’intervento credendo nell’impegno dei singoli per il bene dei tanti.Un ultimo grande ringraziamento alla presidente uscente di Alma Finalis,la scrittrice e storica Maria Pia Balboni la cui ferma volontà ha portato il San Giovanni Nepomuceno a un nuovo inizio.