La betulla è sempre stato un albero caro a Maria Pia Balboni; ne aveva dedicato uno ad Ada Osima, unica vittima finalese della Shoah, nel locale cimitero ebraico. Un albero importante, dalle note proprietà benefiche, così come “benefica per Finale” (Alma Finalis) è stata proprio Maria Pia.
Grazie alla bellissima iniziativa organizzata il 30 maggio dalla maestra Marilena Pola, sua cara amica, e dalle insegnanti delle classi 2°A e 2°B, ora anche il giardino dell’Istituto Comprensivo E. Castelfranchi ospita una piccola betulla, dedicata proprio alla nostra Maria Pia.
Le insegnanti e i piccoli alunni delle due classi hanno accolto l’assessore alla scuola Patrizia Melara, il dirigente scolastico Tiziano Mantovani e noi di Alma Finalis, sinceramente grati per essere stati coinvolti in questo momento speciale, una cerimonia semplice e intima ma al tempo stesso carica di emozione.
Questa iniziativa fa parte di un progetto di più ampio respiro portato avanti dalle insegnanti durante l’anno scolastico, per trasmettere agli alunni non soltanto l’importanza della salvaguardia del nostro pianeta, promuovendo una cultura orientata al rispetto verso l’ambiente, ma anche la scoperta di persone che hanno amato tanto il nostro paese e per il quale hanno dato un contributo unico. È proprio questo che ho voluto trasmettere ai bambini, raccontando loro brevemente chi era Maria Pia: la sua vita in giro per il mondo come tour leader, il ritorno a Finale Emilia, l’attaccamento per il suo paese, l’energia e la passione nella ricerca e nello studio della storia dell’antica comunità ebraica finalese. Una personalità unica a cui dobbiamo tutti tanto e da cui trarre come insegnamento principale l’amore verso Finale Emilia e la sua valorizzazione e salvaguardia.
L’augurio è quello che i bambini della 2°A e 2°B (e non solo) possano curare e custodire la betulla “Maria Pia” nello stesso modo in cui lei ha salvaguardato parte del patrimonio storico e culturale del nostro paese, raccontando a loro volta agli alunni di domani chi era Maria Pia Balboni e tramandandone la passione per la storia locale e il legame con il proprio paese.
Anna Rita Molesini per Alma Finalis